Martedì 21 Ottobre
Sassari

h. 09:30

Fonte: FASCinA wordpress →

L'evento termina Giovedì 23 Ottobre 2014

FASCinA 2014- Filmare il femminismo

Giunto alla terza edizione, il convegno sassarese, Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivo, conferma la sua vocazione alla pluralità di approcci e sconfinamenti possibili, che lo ha caratterizzato fin dal principio. L’appuntamento di quest’anno mette a tema il rapporto fra cinema e femminismo, mirando in particolare, ma non esclusivamente, al panorama italiano. 

 

Sono sorprendentemente pochi i film che raccontano le vicende del femminismo “storico”, se guardiamo ai movimenti degli anni Settanta e alle labili tracce che hanno lasciato sugli schermi. Che le pratiche femministe di allora fossero “invisibili agli occhi”, compreso quello meccanico e per solito accogliente della macchina da presa, è una questione che, ancora oggi, ci interroga. Non si tratta di lamentare una assenza, o una censura dello sguardo (che forse in parte può essersi consumata), quanto piuttosto di riflettere sul rapporto fra femminismo e cinema. E’ possibile raccontare le avventurose storie del femminismo attraverso le immagini in movimento? Quello del cinema è uno sguardo sufficientemente perspicace per dire la politica delle donne senza tradurla in apparato ideologico, senza cedere alle lusinghe (narrative e di mercato) del bozzetto di costume?

I femminismi, sostanziandosi di azioni ed elaborazioni differenti e a tratti sfuggenti, indefinibili, hanno bisogno di altri sguardi per dirsi, e di altri sensi, ben oltre l’occhio, ilguardare, che implica uno stare fuori: le pratiche politiche delle donne, propriamente e in tutti i sensi, mettono in campo i corpi, poiché muovono dal desiderio e da un pensiero inseparabile dal corpo. E’ possibile raccontare tutto questo senza cadere nelle trappole della spettacolarizzazione, nei tranelli del già detto, del cliché?

Sono domande difficili alle quali, forse, grazie alle nuove tecnologie, alla nuovissima disponibilità guadagnata dai dispositivi di ripresa e di montaggio digitale, e soprattutto grazie alla autorevolezza ormai riconosciuta alle elaborazioni del pensiero femminista, possiamo rispondere positivamente, volgendoci ai molti schermi che, per varie vie, tentano di raccontare le femministe del passato e del presente.