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1. ‘Geppigrafie’

I termini attrice e comica non descrivono in maniera esaustiva la figura professionale di Geppi Cucciari: nel suo profilo Twitter si presenta come soubrette, termine polisemico che racchiude le sue tante anime artistiche ma che non contempla anche il suo lavoro di scrittrice e sceneggiatrice. Nella sezione ‘Informazioni’ della sua pagina Facebook si trovano notizie biografiche più dettagliate ma non aggiornate – la biografia si interrompe all’uscita del secondo romanzo nel 2009. L’etichetta di ‘personaggio pubblico’, presente anche su Instagram, compendia la sua sfaccettata carriera nel mondo dello spettacolo iniziata nel 2000 con l’ingresso nel laboratorio Scaldasole di Milano, dove elabora il suo personalissimo e a tratti irruento stile umoristico; nel 2002 ha lavorato al fianco de La Pina nella conduzione del programma Pinocchio su Radio DJ, e dal 2015 è una delle voci del talk show Un giorno da pecora su Radio 1. Fin dal suo ingresso nel laboratorio artistico di Zelig nel 2002, Geppi Cucciari si muove con disinvoltura negli ambienti dello spettacolo, dal cabaret alla televisione, passando per le prime esperienze a teatro. La sua versatilità l’ha portata ad avventurarsi nel terreno della narrativa: la sua esperienza di donna e attrice sarda – il dato anagrafico non è secondario – si è quindi tradotta nella pubblicazione di due romanzi: Meglio donna che male accompagnata (Kowalski, 2006) [fig. 1], scritto a quattro mani con l’amico Lucio Wilson, e Meglio un uomo oggi (Mondadori, 2009) [fig. 2]. La struttura dei titoli richiama il monologo teatrale scritto con Wilson nel 2002, Meglio sardi che mai, rivisitazione in chiave ironica del noto proverbio; Wilson è anche co-autore del suo secondo spettacolo, Si vive una volta. Sola (2006).

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