Arabeschi n. 11
Sommario dell'undicesimo numero
Numero 11Mariangela Gualtieri. Profilo
di Alice Billò
Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) incarna una delle figure più interessanti e affascinanti di poetessa, drammaturga e attrice. La sua avventura artistica è legata a doppio filo a quella di Cesare
Intervista a Mariangela Gualtieri
di Francesca Auteri, Alice Billò, Marco Sciotto
D: Tu e Cesare Ronconi avete parlato già diverse volte del vostro percorso che vi ha portati dapprima a creare il Collettivo Valdoca e, successivamente, a trasformarlo nel Teatro Valdoca.
Gli spettacoli-rito del Teatro Valdoca
di Valentina Valentini
1. Processo produttivo come processo ritualeNegli spettacoli del Teatro Valdoca la visualità si staglia potentemente di fronte all’imponenza della parola poetica proferita dagli attori, creando un cortocircuito fra dimensione plastica
Giuramenti. Un estratto
di Mariangela Gualtieri
GIURAMENTI, nuova produzione di Teatro Valdoca, è il frutto di due anni di ricerca e selezione dei protagonisti e di tre mesi ininterrotti di lavoro, tra prove e vita in
Videopresentazione di Filosofia-schermi di Mauro Carbone
di Ana Duque, Francesco Pellegrino, Maria Rizzarelli
In occasione del convegno Cultura visuale in Italia. Prospettive di ricerca (Palermo, 19-21 marzo 2018), che si è svolto nello straordinario scenario delle sale del Museo internazionale delle marionette Antonio
Circoscritto e prevedibile. Il Pachinko come sintesi di traduzione culturale
di Marco Dalla Gassa
1. La flânerie orientalista[1]Potrebbe sembrare inelegante e ingeneroso, specie in apertura di un saggio, evidenziare quei passaggi dell’opera di Walter Benjamin accusabili di essenzialismo ed eccessiva semplificazione. L’approccio marxista che
Memoria e racconto autofinzionale nel teatro di Robert Lepage: 887
di Anna Maria Monteverdi
Lo spettacolo 887 (2015), dall’indirizzo della via in cui il regista e interprete franco canadese Robert Lepage ha vissuto la sua infanzia e adolescenza con la famiglia a Québec (Rue
Epifanie e sparizioni di uno sguardo de-genere. Soggettività fotografiche in Ernaux, Ferrante e Schwarzenbach
di Maria Rizzarelli
Se oggi la femminilità è scomparsa è perché non è mai esistita.Simone de Beauvoir Una fotografia è insieme una pseudopresenza e l’indicazione di un’assenza.Susan Sontag Nell’ambivalenza, nella complessità e nell’infinita potenziale declinazione
Gesti come perle. Sulla natura traduttiva e citazionale del teatro, a partire da Bertolt Brecht e Walter Benjamin*
di Daniela Sacco
Durante l’esilio americano (1941-1947) Bertolt Brecht si trova nella necessità di dover tradurre in inglese il testo del suo Galileo (1938) per la messa in scena programmata nel luglio del
Musica e immagini in Nuova Babilonia tra letteratura e arti figurative
di Graziella Seminara
1. Le ‘vicende’ del filmLa nuova Babilonia è un film in otto parti di Grigorij KozinÄev e Leonid Trauberg con musiche di Dmitrij ŠostakoviÄ prodotto dallo Studio cinematografico Sovkino, costituito
Capuana fotografo*
di Edwige Comoy Fusaro
1. Introduzione Con l’invenzione del dagherrotipo nel 1839 e i consecutivi progressi tecnici realizzati fino alla fine del secolo in fotografia, l’Ottocento sperimenta un «pictorial turn»[1] e crea una nuova
Riflessioni su un continente che diventa palcoscenico: Home visit Europe di Rimini Protokoll
di Arianna Frattali
Il collettivo tedesco Rimini Protokoll[1] è costituito da tre autori-direttori che lavorano in squadra dal 2000 – pur potendo scegliere se lavorare da soli, in due o in tre –
Tra realtà e utopia: ripensare lo statuto della rappresentazione. Intervista a Rimini Protokoll
di Arianna Frattali
Il collettivo tedesco Rimini Protokoll è costituito da tre autori-direttori che lavorano in squadra dal 2000 – pur potendo scegliere se lavorare da soli, in due o in tre –
Critica d’arte come menzogna: una lettura di Salons di Giorgio Manganelli
di Giada Guassardo
Quali erano le idee di Giorgio Manganelli sulle arti figurative? Se si cercassero nelle interviste le testimonianze dirette dei suoi giudizi, non si troverebbe molto. Laddove, infatti, egli fa costante
Ripensare il corpo nell’opera lirica. Postilla alla regia di Graham Vick dello Stiffelio verdiano
di Vittorio Gallese, Grazia Pulvirenti
Il teatro e la musica erano un tutt’uno, e poi si sentiva il riferimento a un luogo preciso del mondo che sotterraneamente dialogava con tutti gli altri. [...] In certi
Venticinque anni di rinascita. Dal ricordo al presente di Giovanni Testori
di Laura Pernice
1. La storia di un magistero Certi ricordi, se lasciati in silenzio, prima o poi reclamano delle parole. Più esattamente, quando aumenta la distanza tra passato e presente alla nostra
Vivian Maier: professione fotografa?
di Corinne Pontillo
Un passato impenetrabile, un’indole eccentrica, l’inclusione postuma tra i grandi della street photography americana: tra testimonianze indirette e migliaia di scatti superstiti, quella di Vivian Maier sembra una storia forgiata
Rappresentare (e studiare) Antigone ai tempi del terrorismo. Su un recente volume di Sotera Fornaro
di Elena Porciani
Scriveva George Steiner nei primi anni Ottanta che, se dal 1790 alla fine dell’Ottocento era stato il tempo di Antigone, all’inizio del Novecento Edipo avrebbe preso il posto della figlia
Lo schermo aperto di Basilio Martín Patino. Retablo anarchico di cinquant’anni di storia spagnola
di Barbara Distefano
Lo stesso nome che da dieci anni conclude e attualizza il percorso sul Guernica di Picasso nella sala 206.11 del Museo Reina Sofía, dove si proietta Canciones para después de
Giuliana Bruno, Superfici. A proposito di estetica, materialità e media
di Giancarlo Felice
Per Lucrezio le immagini sono «simulacri dei corpi che qua, che là van volando, quasi membrane staccatesi dal loro involucro esterno, per l’aria». Con questa citazione dal De rerum natura
C. Maria Laudando (a cura di), Reti performative. Letteratura, arte, teatro, nuovi media
di Giovanna Santaera
Da un dialogo a più voci sugli intrecci concettuali e interdisciplinari intorno a performance, arti performative, performatività e performativo prende origine la raccolta di saggi Reti performative. Letteratura, arte, teatro,
Mario Perniola, Estetica Italiana Contemporanea
di Marco Sciotto
Lo scorso Gennaio, tra l’8 e il 9, sono scomparsi nella medesima notte un autorevole accademico e un incollocabile outsider. Entrambi rispondevano al nome di Mario Perniola. Un’intera vita, quella
Filippo Rossi, Vincenzo Bizzarri, Benvenuto Cellini
di Giada Guassardo
La collana fumettistica Prodigi fra le nuvole, inaugurata dalla casa editrice fiorentina Kleiner Flug nel 2013 e dedicata ai grandi personaggi della nostra cultura – con trasposizioni delle biografie di
Elio Ugenti, Immagini nella rete. Ecosistemi mediali e cultura visuale
di Giovanna Santaera
Immagini nella rete. Ecosistemi mediali e cultura visuale (Mimesis, 2016) propone uno studio delle pratiche visuali contemporanee che tenta di spostare l’asse teorico e analitico dagli oggetti visivi al sistema
Théâtre de L’Entrouvert, Anywhere
di Cristina Grazioli
Elise Vigneron, insieme a Hélène Barreau, propone un poetico contrappunto alla domanda sulla possibilità di dare forma all’inafferrabile, un motivo che ha occupato tanti artisti sin dall’inizio del Novecento e