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Presentazione

     

La rivista online Arabeschi, progettata nel 2012 e promossa da un gruppo di ricercatrici e ricercatori di diversi atenei, è dedicata allo studio dei rapporti e delle interferenze tra scrittura e visualità. Un ambito di ricerca che considera la letteratura in relazione ai vecchi e nuovi media “visivi”, con particolare ma non esclusivo riferimento al panorama contemporaneo italiano: un territorio finora poco frequentato dai visual studies, che possono offrire pertanto gli strumenti metodologici per un’indagine feconda.

La linea editoriale della rivista ha come obiettivo principale l’individuazione di nuovi oggetti e di nuove aree di ricerca, e viene declinata attraverso studi sull’intermedialità, la transmedialità e sulla performatività, secondo un’accezione ampia e multiforme del concetto di testo, l’apertura di uno spazio di dialogo con gli autori, la definizione di possibili prospettive di critica militante.

Arabeschi adotta il sistema di peer review double blind ed è open access.  Ogni contenuto è, infatti, consultabile facilmente sul sito e, ad eccezione dei video, è scaricabile liberamente in pdf.

Il Comitato scientifico è composto da studiosi e studiose di fama internazionale nel campo delle Humanities (letterature comparate, teoria della letteratura, storia del cinema, storia dello spettacolo, letteratura italiana, storia dell’arte e della fotografia, visual studies, performance studies e media studies), a cui si deve un’importante azione di coordinamento e disseminazione dei risultati delle ricerche; il Comitato editoriale partecipa attivamente alla pianificazione dei numeri e garantisce la piena riconoscibilità delle linee strategiche promosse.

La rivista ha una cadenza periodica semestrale. Ogni numero è strutturato in sette sezioni, utili a suggerire modalità diverse  di interazione critica ed ermeneutica ascrivibile al campo dell’intermedialità.

Ekphrasis

Nella letteratura moderna e contemporanea compaiono spesso riferimenti a vari codici e linguaggi riconducibili alla dimensione della visualità. Dalla semplice citazione di opere d’arte all’ekphrasis più o meno dettagliata, tali riferimenti – oltre a testimoniare gusti e predilezioni estetiche dell’autore – fungono spesso da catalizzatori per la strutturazione dei testi.

Et Et | testi contaminati

Contro la tendenza a tracciare confini netti fra generi e forme codificate, in questa sezione della rivista si prendono in considerazione gli esempi di ibridazione e contaminazione fra linguaggi e codici estetici (letteratura e fotografia, teatro e “nuovi media”, letteratura e cinema, arti figurative, architettura, televisione).

In forma di | generi e forme

Qui si propone lo studio e l’approfondimento di quei generi che per “statuto” giustappongono parole e immagini, rilanciando continuamente modelli di scrittura aperta, mista, contaminata: la letteratura per ragazzi, la letteratura di viaggio, i libri illustrati, le trasposizioni cinematografiche, i fumetti, i reportage fotografici, i documentari d’autore, ecc.

Zoom

Il panorama contemporaneo offre un ricco campionario di opere che ‘azzardano’ nuove forme di ibridazione fra linguaggi artistici diversi. Pur consapevoli delle insidie di categorizzazioni e analisi in tempo reale, con zoom proviamo a misurarci con gli ‘oggetti’ del presente e a rilanciare un modello possibile di critica militante.

Letture, Visioni, Ascolti

Questo spazio, infine, accoglie recensioni di libri, spettacoli, film e mostre ad alta densità visuale o comunque prossimi alle linee di ricerca della rivista.

 

A queste si aggiungono le due sezioni a cura redazionale:

Incontro con

Contiene un dossier di approfondimento sull’opera di un autor* (scrittor*, regista, pittor*, fotograf*, performer) con una spiccata vocazione all’escursione intermediale. Il dossier comprende saggi, interviste, video, documentari, testi dell’autor* e altri materiali.

Galleria

Sfruttando le potenzialità del web e delle tecnologie informatiche, all’interno di questa sezione si realizzano esposizioni virtuali in cui far sedimentare frammenti di un discorso sull’arte, sulla scrittura, sulla performance. Si tratta della sezione più sperimentale nell’ambito delle forme della comunicazione della ricerca, diventata nel corso degli anni luogo virtuale di incontro fra studiosi e studiose provenienti da vari settori disciplinari che hanno contribuito alla stesura dei percorsi tematici giungendo di fatto a comporre dei veri e propri cataloghi che raccolgono brevi saggi costruiti attorno alle immagini “esposte”. 

Dalla collaborazione tra la rivista Arabeschi e FASCinA – Forum annuale delle studiose di cinema e audiovisivi – nasce un nuovo campo di esperienze e attraversamenti, uno spazio capace di accogliere itinerari di studio trasversali e convergenti. Fin dal titolo, Smarginature, il progetto riecheggia Elena Ferrante, il suo lavoro sullo sgretolamento delle identità obbligatorie e sulla possibilità di inventarne di nuove. Pertanto la scelta di condividere questo spazio di pensiero deriva dall’urgenza di testimoniare un modo diverso di concepire l’esercizio della ricerca, dal desiderio di aderire a un progetto che invita costantemente a rompere margini e confini (tematici, disciplinari, metodologici) per incontrarsi e discutere della passione e del rigore che riversiamo sui nostri oggetti di studio. Le pagine di Smarginature intendono moltiplicare, sia pur virtualmente, le riflessioni e le occasioni di confronto nate a FASCinA, offrendosi come un luogo di continuo rilancio e disseminazione delle ricerche prodotte dalle studiose di cinema e audiovisivi.

Smarginature è una stanza della galleria di Arabeschi in cui parole e immagini raccontano percorsi e pratiche di artiste spesso rimaste in ombra, che emergono nella loro pregnanza grazie a uno sguardo che non si accontenta di riportarle alla luce ma ne indaga la postura e le relazioni verso il sé e verso il mondo. I saggi che compongono questa sezione speciale costituiscono di fatto una galleria dei contributi di ciascun incontro di FASCinA e vengono pubblicati in corrispondenza delle date in cui si svolge il forum, come anteprima del secondo numero di ciascuna annata.

*In attesa del restyling del sito, che consentirà l’archiviazione di tutti i materiali presenti in Smarginature, si dà qui di seguito l’elenco di quanto finora pubblicato in collaborazione con FASCinA:

Almeno in due. Donne nel cinema italiano

Vaghe stelle. Attrici del/nel cinema italiano

Pelle e pellicola. I corpi delle donne nel cinema italiano

Divagrafia, ovvero dell’attrice che scrive

Sperimentali. Cinema videoarte nuovi media

Sentieri selvaggi. Cinema e Women’s Studies in Italia

Arabeschi nasce come rivista on line decisa a sfruttare le risorse del web, per cui la lettura a video degli articoli costituisce la proposta principale; sul sito, tuttavia, sono disponibili i pdf dei numeri periodici e dei singoli contributi in essi compresi, che possono essere scaricati, salvati, stampati e archiviati. Si precisa che per evitare file troppo pesanti il pdf della Galleria è scorporato dal resto del numero, pur facendone parte integrante, e che le versioni scaricabili dal sito costituiscono una copia a bassa risoluzione. La copia master dei pdf dei numeri e delle gallerie, con le immagini ad alta risoluzione, è consultabile su archive.org. Cliccando qui è possibile accedere al database completo.

 

Dal 31 ottobre 2018 Arabeschi è stata inserita  dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca tra le "Riviste di Classe A" -ANVUR per tutti i settori dell'Area 10.