Farah Polato

Farah Polato è ricercatrice presso l’Università degli Studi di Padova, dove attualmente insegna Filmologia per il corso di laurea DAMS e dirige il Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati. È componente del comitato editoriale della collana SPCM (Studi postcoloniali di cinema e media/Postcolonial Film and Media Studies) e della rivista From the European South, sviluppo del progetto d’Ateneo postcolonialitalia (Università degli Studi di Padova) (http://www.postcolonialitalia.it/index.php?lang=it&Itemid=111 ). Le sue recenti attività di ricerca riguardano i processi di riconoscimento; in questa direzione si collocano, tra gli altri, il saggio sulla produzione della regista Katy Lena Ndiaye (‘Di luce, di acqua e di terra: impronte di donne’, 2012) e gli interventi apparsi sulla collana Soggetti Rivelati (Padova, Il Poligrafo), i recenti ‘Rachid, Theo, Dagmawi e gli altri. Voci e forme di un nuovo cinema’ (2013) e ‘Il cinema, il postcoloniale e il nuovo millennio nel panorama italiano’ (2014), con i quali interroga la nozione di cinema italiano.

 

Farah Polato is Lecturer at the University of Padua, where she teaches Filmology and coordinates the Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati. She is on the the editorial board of the book series SPCM (Postcolonial Film and Media Studies) and of the transdisciplinary journal From the European South, stemmed from the postcolonialitalia research project at the University of Padua (http://www.postcolonialitalia.it/index.php?lang=it&Itemid=111 ). Her research activities have recently concentrated on processes of identification. Examples of this interest are her essay on the production of director Katy Lena Ndiaye (‘Di luce, di acqua e di terra: impronte di donne’, 2012); her contributions to the series Soggetti Rivelati (Padua, Poligrafo) and her papers ‘Rachid, Theo, Dagmawi e gli altri. Voci e forme di un nuovo cinema’ (2013) and ‘Il cinema, il postcoloniale e il nuovo millennio nel panorama italiano’ (2014), with witch she interrogates the notion of Italian cinema.