Giosetta Fioroni (1932), pittrice italiana, scultrice, fotografa, regista e anche scrittrice, è un’instancabile artista che vive a Roma, la sua città natale. La vocazione all’arte è di famiglia; il padre
Il 23 febbraio del 2016 la redazione di Arabeschi ha incontrato a Roma Giosetta Fioroni, artista di rara sensibilità e straordinaria potenza visiva. Dentro la cornice del suo studio, luogo
La tua maniera di togliere invece di aggiungere, di dare importanza al vuoto invece che al pieno, di definire attraverso l’assenza invece che attraverso la presenza, ti introduce senza che
Nel catalogo della più recente mostra di Giosetta Fioroni, incentrata sull’attività dell’artista negli anni Sessanta, Marco Meneguzzo apre il suo saggio introduttivo ponendo la complessità della ricerca dell’autrice come elemento
Federica Pich: I’d like to start our conversation with a quote from Michael Baxandall’s Patterns of Intention (1985: 4): «Past tense and cerebration: what a description will tend to represent
Nel formulario estetico dannunziano, ossessionato dal nucleo semantico che destabilizza ogni orizzontalità del senso simbolico e ogni traslazione implicita del linguaggio, tesaurizzando la sproporzione percettiva tra interno ed esterno (florilegio
In several respects, two books could not be more different than T.J. Clark’s The Sight of Death (2006) and Svetlana Alpers’s Roof Life (2013).[1] Despite their stylistic and ideological distance,
We refuse to think that science and art are two distinct facts, and that the gestures made in one of the two disciplines do not also belong to the other.
Les années è il racconto della vita di una donna nata in Francia nel 1940 coincidente con il vissuto dell’autrice; la narrazione è scandita più che da vicende e accadimenti
«La peinture ne peut atteindre la réalité une des choses, et rivaliser par là avec la littérature, qu’à condition de ne pas être littéraire»[1] – scriveva Proust nel 1904 nell’introduzione
La compagnia Anagoor, sempre attenta nelle sue creazioni all'indagine sulla lingua e alle molteplici rifrazioni del passato nel presente (si pensi a Lingua Imperii ma anche al più recente Virgilio
1. Corpi pensanti nella danza di Roberto ZappalàCatania è una città dicotomicamente sospesa tra Mediterraneo ed Etna, tra acqua e lava; non è quindi semplice riuscire a dare concretezza e
1. Ricontestualizzare la criticaLa macchina da presa avanza lentamente. L’inquadratura è focalizzata su un individuo di cui vediamo solo le gambe; porta al guinzaglio un cane che cerca in tutti
L’immagine che costituisce il manifesto di Julieta, ultimo film di Almodóvar, riprende una inquadratura che nel film ha un ruolo molto importante. Siamo a uno snodo della vita tragica della
1. Un esperimento di antropologiaÈ una tradizione consolidata. Ogni anno, al termine della Mostra del Cinema di Venezia, qualche minuto dopo la fine della cerimonia di premiazione in Sala Grande,
II.L'immagine non è questoo quel significato espresso dal regista,bensì un mondo intero che si riflettein una goccia d'acqua,in una goccia d'acqua soltanto!Andrej Tarkovskij, Luce istantaneaDettagli anatomici enigmatici, gesti sospesi, ambienti
Nel tentare una prima forma di epurazione nei confronti del suo avversario, Stalin fece cancellare Lev Trotskij dalla fotografia che lo ritraeva al fianco di Lenin durante un comizio tenuto
Critica della trasparenza. Letteratura e mito architettonico (Rosenberg & Sellier, Torino, 2016) costituisce una nuova tappa dell’interesse di lungo corso di Riccardo Donati per i visual studies. A differenza però
In occasione dell’edizione 2016 del Premio Fiesole ai Maestri del cinema, assegnato a Stefania Sandrelli, è apparso per i tipi di ETS, grazie alla cura di Daniela Brogi, un volume
L’industria ha dato dunque il colpo di grazia all’avanguardia imbalsamandola poi ad uso e consumo della massa. Con l’aria che spira non mi sembra affatto azzardato affermare che descrivere la
á¼ν á¼ρχῠἦν á½ λÏγος, καὶ á½ λÏγος ἦν πρὸς τὸν θεÏν, καὶ θεὸς ἦν á½ λÏγοςGiovanni 1, 1 «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e
A Bologna, per il quarantennale dalla morte di Pasolini, Andrea Adriatico e i Teatri di Vita hanno tentato una coraggiosa e complicata scommessa: portare in scena, nello spazio immersivo di
E poi, tu credi,che si possa fare un sogno, non ricordarlo,e avere da questo sogno, mutata la vita?P. P. Pasolini, Poeta delle Ceneri Il sipario si alza su una skenè semi-vuota
Troppo spesso considerato folclorico e puerile, il teatro di figura è frequentemente sminuito da discorsi stereotipati e banalizzazioni, quasi si trattasse di una sottocategoria teatrale ontologicamente meno dignitosa rispetto al
A guidare questo nuovo percorso alla ricerca delle donne del cinema italiano è una eco, che risuona fin dal titolo, di Luce Irigaray, e precisamente del suo Essere due (1994).
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Il disegno presente nel logo è liberamente ispirato a Saul Steinberg, Untitled, inchiostro su carta, 1948.
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