Arabeschi n. 12
Sommario del dodicesimo numero
arabeschi-n12pdfRoberto Zappalà. Profilo
di Francesca Auteri
Danzatore di formazione classica, ha fondato nel 1989 la Compagnia Zappalà Danza, sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali sin dal 1996 e indubbiamente tra le realtà
Videointervista a Roberto Zappalà
di Francesca Auteri, Vittoria Majorana, Damiano Pellegrino, Francesco Pellegrino, Stefania Rimini
Il 15 luglio 2018 la redazione ha incontrato Roberto Zappalà presso gli spazi di Scenario pubblico, sede della Compagnia Zappalà Danza. La conversazione con il coreografo ha attraversato i nodi
Discorso sull’assenza di un metodo. Alla ricerca di regole per un sistema inconsapevole
di Nello Calabrò
Sono trascorsi quasi venti anni da quando Roberto Zappalà, dopo aver visto un mio video, mi chiedeva di girarne uno per Mediterraneo:(le antiche sponde del futuro). Il video per motivi
Fuori l’ombra del padre: su conflitto e fratellanza in Liederduett (2018)
di Stefano Tomassini
In Caïn, la dieresi che segna la i corrisponde a una specie di ghigno, un apparire di fauci che mette allo scoperto due canini appuntiti che spiccano sugli altri denti.Michel
Corpi esiliati. Il tema della migrazione nella danza di Roberto Zappalà
di Francesca Auteri
La ricerca coreografica di Roberto Zappalà propone dinamiche connesse alla terra, votate alla disarticolazione di gesti e figure, in grado di aderire a un disegno che vede i corpi al
«Una spallata al fotografo»: il ritratto fotografico e la fotografia come scrittura
di Silvia Albertazzi
Così scriveva Michele Smargiassi alcuni anni or sono nel suo blog, sottolineando come gli autori di narrativa, nutrendo la presunzione del primato della parola sull’immagine, si pongano in atteggiamento competitivo
Nel sonno degli schermi. Pornografia, espiazione, glorificazione in Dai cancelli d'acciaio di Gabriele Frasca
di Riccardo Donati
La morte è forse altroche questoentrare in uno schermoCarlo Bordini, I sogni Se sopra è il Cielo […] e sotto è già l'Inferno, dov'è la terra?Gabriele Frasca, Dai cancelli d'acciaio 1.
Nella pittura con la scrittura. Pigmenti a calligrafie nell’opera di Giosetta Fioroni
di Giancarlo Felice
La mente fa la mano, la mano fa la mente.Henri Focillon 1.Una biografia a più mani e a più forme. Ie intanto che si muove sullaspiaggia che si alza sulla spiaggiaseduta sulla
Il disegno e l’animazione nel tecno-teatro di Marcel·lí Antúnez Roca
di Vincenzo Sansone
1. IntroduzioneMarcel·lí Antúnez Roca è tra gli artisti cui è riconosciuta la paternità nell’uso di sistemi digitali e macchine robotiche nel campo delle arti performative. Nelle prossime pagine si metterà
«Le goût pour Michel-Ange renaîtra». Stendhal et la postérité de l’œuvre d’art
di Chiara Savettieri
1. IntroductionC’est désormais un lieu commun de l’histoire de l’art de même que de la critique littéraire, la nécessité d’étudier non seulement le public auquel une production artistique s’adresse –
Eco a colori e in bianco e nero
di Giuseppe Palazzolo
1. In principio era l’immagineAll’origine della scrittura di Umberto Eco c’è l’immagine. Lo ha rivelato lo stesso autore, in un preciso autocommento sulla preistoria della propria attitudine narrativa:Di questa produzione
Architettura letteraria. Una conversazione con Matteo Pericoli
di Marco Maggi
Con l’aria di disegnare architetture e profili di città, Matteo Pericoli conduce da vent’anni un’indagine profonda e affascinante sul senso dei luoghi e dell’abitare. L’autore stesso la definisce una «ricerca
Suso e Anna. Scritture, performance, corrispondenze. A proposito di Nella città l’inferno di Renato Castellani (1958)
di Cristina Colet
Le parole di Suso Cecchi D’Amico poste in esergo offrono un ritratto di Anna Magnani in cui la lucida obiettività di talune affermazioni («non era bella […] le gambe erano
Elio Vittorini e Albe Steiner: note sul layout grafico del «Politecnico»
di Corinne Pontillo
1. Le mani di VittoriniIl 29 settembre 1945 viene pubblicato il primo numero del settimanale «Il Politecnico», edito da Einaudi e diretto da Elio Vittorini. Con una redazione formata da
L’‘altro assoluto del sistema’: i poteri del disgusto dalla decostruzione estetica alla messa in crisi della rappresentazione
di Marco Sciotto
Quando, negli anni ’70 del Novecento, lo studio di Jacques Derrida si trova a delineare una minuziosa analisi dell’opera di Immanuel Kant la parola-chiave che ricorre costantemente è quella di
Una mostra e uno spettacolo per Fo-Arlecchino
di Anna Barsotti
PremessaNell’ambito di Paratissima off si è svolta dal 31 ottobre al 4 novembre 2018 la mostra FO – ARLECCHINO. 33 volte Dario Fo, 33 bozzetti originali a trentatré anni dalla
You make me feel like I am free again. La disobbedienza dello sguardo di Sebastián Lelio
di Maria Rizzarelli
Disobedience, l’ultimo film di Sebastián Lelio, nelle sale italiane da alcuni giorni, racconta la storia di Ronit, fotografa londinese che vive a New York e torna a Hendon, nel sobborgo
Biblioteche e archivi d’autore: questioni aperte e riflessioni metodologiche
di Silvia Tripodi
1. Le biblioteche d’autoreLe criticità e le questioni connesse alla gestione degli archivi e delle biblioteche d’autore sono ormai da tempo al centro delle riflessioni della Commissione nazionale biblioteche speciali,
Alfonso Amendola, Vincenzo Del Gaudio (a cura di), Teatro e immaginari digitali. Saggi di mediologia dello spettacolo multimediale
di Laura Pernice
Nel mondo dei media always on, che quotidianamente ci investono con una Ê»granularità di stimoliʼ da gestire con sempre più abile multitasking, il teatro, tra le più antiche forme di
Stefania Schibeci, Jean Cocteau. Teorico del cinema
di Giovanna Santaera
Quando un’opera sembra in anticipo sulla sua epoca, semplicemente la sua epoca è in ritardo su di lei.J. Cocteau Nell’apparente instabilità epistemologica degli ultimi tre decenni dalla teoria alle ‘teorie del
Roberto Bacci, Quasi una vita. Scene dal Chissàdove
di Edoardo Altamura
«Dario, amore mio, ti ho amato tanto però non sapevifare niente. Ecco le istruzioni per sopravvivere […]» Giovanna Daddi accoglie il pubblico nel corridoio fra saluti informali e baci calorosi, da
Anna Barsotti, Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
di Simona Scattina
Anna Barsotti con Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile (CUE Press, Imola-Bologna, 2017) torna ad occuparsi di uno degli autori-attori più emblematici della drammaturgia italiana del Novecento. Non nuova
Duda Paiva, BLIND (2015)
di Cristina Grazioli
I found pain in the light and beauty in darkness. Vi è un’immagine chiave nel densissimo e poetico Blind di Duda Paiva: quella che ci mostra una ‘figura’ di guaritrice ruotare
Introduzione a Pelle e pellicola. I corpi delle donne nel cinema italiano
di Lucia Cardone Giovanna Maina Stefania Rimini Chiara Tognolotti
Studiare il corpo (e i corpi) al cinema significa anzitutto considerare due distinte, sebbene interrelate, dimensioni. Da una parte, i film (e in generale i prodotti audiovisivi) rappresentano i corpi: