Aligi Sassu, Fantasie d’amore e di guerra dall’Orlando Furioso, Milano, Edizioni dell’Orso, 1974

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Aligi Sassu, Fantasie d’amore e di guerra dall’Orlando Furioso, quindici incisioni a colori di Aligi Sassu, introduzione di Vittorio Sereni, Milano, Edizioni dell’Orso, 1974

Nell’opera di Sassu, principalmente pittorica e caratterizzata da un’importante e peculiare serie di murales, non manca una ricca produzione grafica dedicata anche, con punte di appassionata insistenza, ai libri: più volte, fino a tempi recentissimi, la sua monumentale serie di acquerelli d’ispirazione manzoniana è stata stampata e ristampata come corredo iconografico di pregiate edizioni de I promessi sposi. Chiamato, assieme a molti altri pittori e scultori, a inviare un’opera a Palazzo dei Diamanti per una variegata collettiva ferrarese in omaggio all’Ariosto nel 1974, è stato tra i pochi a far coincidere con quell’esperienza un lavoro decisamente più ampio. Ha realizzato, infatti, una serie di incisioni che, nello stesso anno, sono state raccolte dalle Edizioni dell’Orso nella cartella autonoma di illustrazioni dedicate al Furioso più voluminosa mai prodotta: ben quindici tavole. La realizzazione della piccola tiratura (novanta esemplari numerati) ha visto protagonista anche un altro amante del poema, Vittorio Sereni che, aprendo il volumetto con un’agile e affettuosa introduzione, interpreta il lavoro di Sassu come «una lettura», un’opera di appropriazione simile a quella di un traduttore impegnato con la selezione e la versione di un’ampia opera poetica. Certamente i soggetti cavallereschi sembrano sposarsi naturalmente con lo stile tipico di Sassu, che rimane riconoscibilissimo: colori intensi, figure plastiche e definite, anatomie sotto sforzo di memoria futurista e, naturalmente, il ricorrere del motivo dei cavalli, inconfondibile cifra iconografica. Ciò che colpisce, come nota anche Sereni, è la capacità dell’artista di condensare in pochi episodi (in gran parte cavati dai primi canti) il profilo del poema intero con soluzioni allusive molto efficaci: una su tutte il ricorrente, metafisico pavimento a scacchi che sembra riproporre l’idea del Furioso come grande partita giocata sullo scacchiere del mondo. La scelta poi di sviluppare soggetti toccati solo di passaggio da Ariosto mostra la partecipazione con cui la traduzione in immagini è stata condotta da Sassu, che coglie dal canto xxxvii un rapido accenno alla terra d’origine di Ullania («Ullania che da l’Isola perduta / in Francia messaggera era venuta», OF, xxxvii, 28, 7-8) e decide di evocare proprio un’inquietante Islanda deserta, con alberi spogli tesi verso uno strano soffitto celeste istoriato e quadrettato, nella sua resa visiva. Il titolo scelto per l’opera, Fantasie d’amore e di guerra, inquadra bene i due basilari poli emotivi ricavati dall’incipit del poema e il ciclo di incisioni li trasla in immagine attraverso l’avvicendarsi di colori accesi e violenti con tinte intense e fredde, i primi esplosi intorno ai corpi tesi degli eroi e le seconde stese intorno alle figure femminili, nude e a riposo anche nei momenti di più intenso pathos. Fa eccezione, naturalmente, il profilo rosso cupo di Bradamante armata, che in una delle prime tavole si staglia su uno scabro paesaggio vuoto percorso dalla solita scacchiera; un’eccezione anche dal punto di vista dell’impaginazione visto che, salvo che per le due stanze trascritte insieme appetto dell’eroina, il resto del testo tratto dal poema nel volumetto dialoga con le figurazioni un’ottava alla volta, con l’indicazione precisa del numero e un titolo sintetico e referenziale per la tavola. L’interesse di questo particolare episodio della fortuna iconografica del Furioso nel Novecento sta proprio nel suo costituire, pur nella forma raffinata e assoluta della cartella d’incisioni sganciata dall’edizione del testo integrale, una prova di vera e propria illustrazione d’artista del poema, i cui brani sono stampati a specchio delle immagini e adoperati non come occasione o, sempre secondo Sereni, come «oggetto di metafora», ma come soggetto da ritrarre.

Bibliografia

Sassu: l’opera grafica, a cura di M. Apa, Genzano, Comune di Genzano di Roma, 1985.

Aligi Sassu Graficas 1929-1979, a cura di C. Rodriguez Aguilera, Palma de Mallorca, Caja de Ahorros de la Baleares, 1979.

Aligi Sassu Catalogo dell’opera incisa e litografica, a cura di C. Pedretti, F. Triaca Fabrizi, Firenze, Karta Edizioni della Bezuga, 1995.