Fra il 1961 e il 1962 si fa sempre più presente sulle scene romane la figura di Carmelo Bene, anche grazie all’apertura del suo spazio indipendente, il Teatro Laboratorio, inaugurato con Pinocchio e dove Bene realizza anche la sua prima versione di Amleto. In ambito visivo, in settembre, allo Showroom Olivetti di Milano viene organizzata la prima mostra di Arte programmata, che porrà al centro della riflessione e della pratica artistica un nuovo modo di concepire l’interazione tra lo spettatore e l’opera. Intanto il Gruppo ‘63 inizia la sua attività che, in varia misura e modalità, incrocia la ricerca musicale e artistica italiana di questi anni: ne sono un segno importante gli incontri/letture collettive Collage I, II, III e IV che, fra marzo e giugno, si tengono a Napoli. Il 21 aprile del 1962 sulle pagine della Gazzetta Ufficiale viene data notizia dell’entrata in vigore della Legge n. 161 (art. 11) circa l’abolizione del sistema della censura preventiva per le opere teatrali. La legge costituisce un primo passo verso il superamento della politica culturale fascista ancora forte in ambito teatrale dove, sul piano delle organizzazioni e delle strutture, il periodo 1943-1962 è caratterizzato da una generale continuità.
Data |
Luogo |
Artista/gruppo |
Azione: titolo spettacolo, mostra, istallazione articolo |
8 gennaio |
Palermo, Salone delle Mostre del Banco di Sicilia |
Gaetano Testa, Paolo Emilio Carapezza, Antonino Titone |
Collage I (lettura collettiva) |
3 marzo |
Palermo, Salone delle Mostre del Banco di Sicilia |
Gruppo '63 (A. Guglielmi, L. Anceschi, G. Dorfles, R. Barilli, N. Balestrini, Filippini, A. Giuliani, E. Pagliarani, A. Porta, E. Sanguineti, A. Spatola, R. Di Marco, F. Leonetti e L. Pignotti), Natale Tedesco, Gaetano Trombatore, Nino Buttitta, Roberto Pagano, Gioacchino Lanza Tomasi, Angelo Musco, Michele Perriera e Roberto Di Marco, Accursio Di Leo, Gaetano Testa, Paolo Emilio Carapezza, Antonino Titone |
Collage II (lettura collettiva) |
18 aprile |
Palermo, Salone delle Mostre del Banco di Sicilia |
Gruppo '63, Natale Tedesco, Gaetano Trombatore, Nino Buttitta, Roberto Pagano, Gioacchino Lanza Tomasi, Angelo Musco, Michele Perriera e Roberto Di Marco, Accursio Di Leo, Gaetano Testa, Paolo Emilio Carapezza, Antonino Titone |
Collage III (lettura collettiva) |
11 maggio |
Palermo, Salone delle Mostre del Banco di Sicilia |
Gruppo '63, Gaetano Testa, Paolo Emilio Carapezza, Antonino Titone |
Collage IV (lettura collettiva) |
5 giugno
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Roma, Teatro Laboratorio San Cosimato |
Carmelo Bene |
Pinocchio, di Carlo Collodi; adattamento, regia, scene e costumi Carmelo Bene; con Carmelo Bene, Rosa Bianca Scerrino, Gino Lavagetto
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16 giugno -7 ottobre |
Venezia, XXXI Biennale d'Arte |
Anna Maria Brizio, Pericle Fazzini, Pietro Zampetti, Bruno Cassinari, Umberto Mastroianni, Enrico Paulucci, Gian Alberto Dell'Acqua ( a cura di) |
31. Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - Mostra dei grandi premi della Biennale 1948-1960, Mostra della grafica simbolista italiana del primo Novecento, Mostre personali e gruppi di opere di sessanta artisti italiani; Mostra antologica di Alberto Giacometti; Mostra restrospettiva di Arshile Gorky, Mostra restrospettiva di Odilon Redon, Mostra restrospettiva di Mario Sironi, Mostra restrospettiva di Arturo Martini focus sui Simbolisti italiani
Cfr.http://asac.labiennale.org/it/passpres/artivisive/annali.php?m=233. |
27 giugno |
Palermo, Salone delle Mostre del Banco di Sicilia |
Gruppo '63, Gaetano Testa, Paolo Emilio Carapezza, Antonino Titone |
Collage VI (lettura collettiva) |
luglio-agosto |
L'Aquila, Forte Cinquecentesco |
Antonio Bandera, Enrico Crispolti (a cura di) |
Alternative attuali |
1 settembre |
Wiesbaden, Fluxus Festspiele Neuester Musik, Auditorium Städtischen Museum |
Giuseppe Chiari |
Gesti sul piano, di e con Giuseppe Chiari |
settembre |
Milano, Galleria Vittorio Emanuele, Showroom Olivetti |
Enzo Mari, Bruno Munari, Getulio Alviani, Gruppo N, Gruppo T, Gruppo di ricerca di Arti Visuali; Bruno Munari, Umberto Eco (a cura di) |
Arte Programmata
Si veda l’approfondimento. |
1-8 ottobre |
Palermo, Sala Scarlatti del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” |
Gruppo '63, Gaetano Testa, Paolo Emilio Carapezza, Antonino Titone |
Terza Settimana Internazionale della Nuova Musica; Collage VI (lettura collettiva) |
13 ottobre |
Roma, Teatro Goldoni |
Compagnia Teatro della Ripresa |
Me e Me, su testi di Luciano di Samosata, Jacopone, Giacomo Leopardi e Samuel Beckett; regia, scene e costumi Carlo Quartucci; musiche Alvaro Galindo; attori: Leo de Berardinis, Rino Sudano, Anna d’Offizi, Sabina de Guida, Pier Luigi Zolto, Carlo Quartucci, Maurizio Navarra |
20 ottobre |
Roma, Teatro Laboratorio San Cosimato |
Carmelo Bene |
Amleto, da William Shakespeare; regia, scene e costumi Carmelo Bene; con Carmelo Bene, Rosa Bianca Scerrino, Corrado Sonni, Luigi Mezzanotte
Si veda l’approfondimento. |
7 dicembre |
Roma, Teatro Laboratorio |
Carmelo Bene |
Addio porco, di Carmelo Bene; regia Carmelo Bene; con: Carmelo Bene, Rosa Bianca Scerrino, Luigi Mezzanotte |
31 dicembre |
Roma, Casa di Nello Ponente |
Mario Ricci |
Movimento numero uno per marionetta sola, di/regia di Mario Ricci; collaboratori: Pasquale Santoro, Nato Frasca
Cfr. l’articolo di Cristina Grazioli nella sezione saggi di questo numero. |
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Roma, Teatro Laboratorio |
Carmelo Bene |
Spettacolo-concerto Majakovskij, regia Carmelo Bene; musiche Amelia Rosselli; attore: Carmelo Bene |
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Milano, in Almanacco Letterario Bompiani, XXXVII, 1962, p. 251 |
Cesare Vivaldi |
‘Le rassegne d’arte: Neodada, Novorealismo, Neometafisica’ |
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Milano, in Almanacco Letterario Bompiani, XXXVII, 1962, p. 260 |
Gabriella Drudi |
‘Pittura americana oggi (oggi?)’
Cfr. l’articolo di Carlotta Sylos Calò nella sezione saggi di questo numero. |
marzo |
Milano |
Umberto Eco |
Opera aperta. Forme e indeterminazione nelle poetiche contemporanee, Bompiani |
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Torino |
Bertolt Brecht |
Scritti teatrali, Einaudi |
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Torino |
Peter Szondi |
Teoria del dramma moderno, Einaudi |
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Roma |
Vsevolod Ėmil'evič Mejerchol'd, Giovanni Crino (a cura di) |
La rivoluzione teatrale, Editori Riuniti |
Approfondimenti
Milano, Galleria Vittorio Emanuele, settembre 1962. Arte Programmata
Nel maggio del 1962, pochi mesi dopo la pubblicazione dell'Almanacco Letterario Bompiani ‘Le applicazioni dei calcolatori elettronici alle scienze morali e alla letteratura’ (1961), lo showroom Olivetti, nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano, ospita la mostra Arte programmata. Arte cinetica. Opere moltiplicate. Opera aperta, a cura di Bruno Munari e Giorgio Soavi. Sono presenti lavori di Munari, Enzo Mari, Gruppo T e Gruppo N, la presentazione in catalogo è di Umberto Eco.
«Quando l’arte è viva cambia i suoi mezzi di espressione per adeguarsi ogni volta alla mutata sensibilità dell’uomo». Questa frase ‘apre’ il documentario realizzato da Bruno Munari, su sceneggiatura di Marcello Piccardo, regia di Enzo Monachesi e musica di Luciano Berio. Nel susseguirsi delle scene, animate da una colonna sonora moderna e incalzante, si osservano le opere mentre il pubblico si muove nello spazio, tocca, guarda, agisce. I lavori mostrati nel filmato sono tridimensionali, attivi davanti al pubblico, mobili, talvolta azionati dagli stessi spettatori, e fatti di materiali industriali come metallo, ferro, acciaio, PVC, plastica, polistirolo, specchi, calamite; tutti sono individuabili quali ‘dispositivi’ dalla fruizione dinamica. Costruiti secondo l’idea di forma – definita da Umberto Eco nel suo testo di accompagnamento alla mostra – come «qualcosa che si fa mentre noi la ispezioniamo» (Eco 1962), sono concepiti nell’ottica di uno spettatore che, da consumatore, diventa attore e produttore di qualcosa. Per approfondire si confronti anche Sylos Calò (2018). CSC
Roma, 20 ottobre 1962. Amleto, da William Shakespeare di Carmelo Bene (Fig. 1)
Amleto, da William Shakespeare; regia, scene e costumi Carmelo Bene; con Carmelo Bene (Amleto); Corrado Sonni (re Claudio); Manlio Nevastri (Polonio); Igea Sonni (Gertrude); Rosabianca Scerrino (Ofelia); Giacomo Ricci (Laerte); Stefano Carletti (Orazio); Luigi Mezzanotte (Rosencrantz o Guildenstern e Marcello).
In uno spazio al centro di Roma, in Piazza San Cosimato, in cui ha aperto il suo teatro Laboratorio nel 1961, Carmelo Bene propone per la prima volta una riscrittura ‘da’ l’Amleto di Shakespeare, alla quale seguiranno nel corso degli anni numerose altre riscritture. Segni caratterizzanti fin da ora: la disintegrazione del testo originario resa evidente da numerosi leggii sparsi per tutti il palcoscenico; il montaggio quasi cinematografico senza pause; la continua sovrapposizione di scene, «specie di suite di immagini plastiche» (Vice, Amleto disintegrato) e di dialoghi che avvengono in contemporanea su tre piani del piccolo palcoscenico; una recitazione degradata, straniata, autoparodica in particolare di Bene; il rifiuto netto del lirismo, delle atmosfere cariche di pathos e, più in generale, dell’idea stessa di rappresentazione. Valgono qui le parole che Carlo Cecchi scrisse a proposito della recitazione di questi anni di Bene: «Se l’attore è un significante vuoto di ogni significato, se il ‘personaggio’ viene fatto a pezzi secondo le tecniche che erano servite alla sua ‘costruzione’, e se in scena rimane il corpo di un attore che agisce questo conflitto in una maniera fisicamente estrema, violenta, ciò apre una crepa pericolosa dentro ‘lo spettacolo di rappresentazione’, una voragine che trascina tutti i termini del rapporto teatrale, li modifica, e li modifica in atto, qui e ora» (Cecchi 1995, p. 69). Per approfondire si veda anche Petrini (2004).
Bibliografia
C. Cecchi, Contro la rappresentazione, in Per Carmelo Bene, Linea d'ombra, Milano 1995.
Eco, B. Munari, Arte programmata. Arte cinetica. Opere moltiplicate. Opera aperta, Milano, Officina d’Arte Grafica A. Lucini & C, 1962.
A. Petrini, Amleto da Shakespeare e Laforgue per Carmelo Bene, Pisa, ETS, 2004.
C. Sylos CalÒ, ‘Arte Programmata e La Salita Grande Vendita: due mostre a confronto’, Ricerche di s/confine, 4, 2018, pp. 119-126.