3. Come visualizzare, comunicare e diffondere la letteratura

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Les images. Les documents. Les textes de notre temps

(slogan pubblicitario per «Variétés», 1928/30)

Questa sezione documenta forme e modalità di promozione della letteratura e degli scrittori negli anni ’30.

Alcune collane e riviste costituiscono dei luoghi privilegiati per la comunicazione letteraria: si pensi al caso italiano della rivista «Grandi Firme» diretta da Pitigrilli e indirizzata a un pubblico molto ampio, ma con contenuti letterari e autori importanti, o a riviste più elitarie come «Novecento» (Fig. 3) in Italia, «Variétés» in Belgio (Fig. 1) rivolte invece a un pubblico più qualificato. «Variétés», ad esempio, è una rivista che mette in circolazione contenuti letterari ed artistici (arte moderna), senza essere sperimentale o d’avanguardia, mentre «i10» (Fig.2) è una rivista dichiaratamente multidisciplinare, un ‘organo della mente moderna’, una documentazione delle nuove tendenze artistiche, scientifiche, filosofiche e sociologiche.

La comunicazione e la diffusione della letteratura presso il grande pubblico passano anche attraverso la visualizzazione dei volti degli scrittori. Si pensi agli almanacchi francesi che contengono immagini e ritratti di scrittori come l’almanacco francese Hachette del 1927, riferito al Romanticismo o il Boekzaal der geheele wereld, pubblicato tra il 1925 e il 1932 in Olanda.

Ci sono anche antologie che raccolgono i migliori lavori del momento come Twintig Noord- en Zuid-Nederlandsche verhalen; realizzata da Constant Van Wessem (1930).

Inoltre, la letteratura è visualizzata grazie alle vetrine nelle librerie, alle copertine dei libri e ai dispositivi tipografici. Riviste importanti degli anni Trenta come la francese Arts et métiers graphiques, mostrano un forte interesse per una comunicazione letteraria elitaria che costruisce collegamenti tra aspetti contenutistici e visuali.