Che cos’è un documento? Parlando in termini generali, possiamo definirlo come un frammento del mondo reale – un’immagine, un suono, un testo scritto – inserito e citato all’interno di un testo letterario. Nel periodo tra le due guerre mondiali in tutta Europa, la tendenza al ‘documentario’ inizia ad emergere come categoria estetica ed è riferita ad un modo moderno di descrivere il reale nelle arti visuali, così come al cinema e in fotografia. Intorno al 1930 con la New Objectivity o Neue Sachlichkeit le arti visuali cercano di inventare un modo nuovo per combinare le due dimensioni. Lo stesso fa la letteratura.
Il rapporto tra letteratura e documento diventa una delle questioni cruciali a partire dalla fine del XIX secolo e raggiunge il suo apice nella prima metà del XX secolo: la letteratura ospita ed ingloba al proprio interno testi non letterari e documenti provenienti dal mondo reale e questa integrazione modifica la natura stessa del testo e dei generi letterari. Questa relazione negli anni Trenta conosce degli esempi illustri, come Manhattan Transfer (1925) di Dos Passos o Berlin Alexanderplatz (1929) di Döblin. La letteratura ospita e inserisce al proprio interno elementi documentari, ma allo stesso tempo diventa essa stessa documento e testimonianza concreta di un contesto e di una specifica realtà storica.