«Considerazioni sul mondo visibile». L'alfabeto della pittura di Leonardo Sciascia

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All’interno dell’opera di Leonardo Sciascia la frequentazione dell’universo delle arti figurative rappresenta un momento importante, anche se per certi versi trascurato dalla critica. Oltre alla presenza continua ed estremamente significativa di citazioni pittoriche nei romanzi, l’interesse dello scrittore siciliano nei confronti del linguaggio figurativo è segnalato da un ampio e variegato corpus di scritti d’arte, di cui solo una minima parte è stata riproposta nelle raccolte curate dall’autore. La Galleria (rubrica il cui nome contiene implicitamente un omaggio anche allo scrittore siciliano e per questo, nel primo numero, a lui dedicata) vorrebbe mostrare, attraverso l’allestimento di un percorso alfabetico virtuale, il fecondo e complesso dialogo fra alcune pagine sciasciane, per lo più poco note, e le immagini a cui esse rimandano.

Riferimenti, immagini, temi e parole chiave descrivono la variegata mappa del dialogo di Sciascia con la pittura e prendono qui la forma (da lui amata) dell’alfabeto, all’interno della quale si è scelto di privilegiare le parole comuni e di escludere, nel rispetto di un equilibrio formale, i nomi propri: ad eccezione di Jean Houel, nessuno dei nomi dei pittori amati e frequentati da Sciascia compare fra i lemmi. Ogni pannello, cioè ogni voce dell’alfabeto, è composto da una citazione delle pagine sciasciane e da un breve commento, posti accanto ad una o a più immagini.

Consapevoli della parzialità del percorso, che potrebbe essere arricchito da molti più nomi e riferimenti artistici, si è voluto porre l’accento sulla eterogeneità e sulla fecondità delle implicazioni estetiche presenti nell’opera di Sciascia, sulle numerose sfaccettature che il suo rapporto con le arti figurative contiene, sulla costante ed evidente dimensione di «appassionato incompetente» che assume nei confronti di ogni aspetto esaminato. In questa prospettiva, appare interessante sottolineare l’atteggiamento di Sciascia nei confronti dell’arte: il suo occhio non è mai quello del critico di professione bensì quello dello scrittore che con i propri mezzi tenta di raccontare e interpretare la realtà. Raramente, infatti, gli scritti d’arte presi in considerazione offrono letture formali delle opere citate, tuttavia in parecchi casi lo scrittore non rinuncia a intervenire sullo statuto della pittura e del disegno, fornendo interpretazioni suggestive e stimolanti con cui anche il critico di professione è costretto a confrontarsi.

Nota

Le citazioni degli scritti di Leonardo Sciascia pubblicati nei libri d’arte, degli articoli e dei saggi su artisti e pittori sono tratte dalle prime edizioni (per le quali si rimanda alla bibliografia). Tutti gli altri testi dell’autore vengono citati dai volumi curati da Claude Ambroise: Opere 1956-1971, Milano, Bompiani, 1987; Opere 1971-1983, Milano, Bompiani, 1989; Opere 1984-1989, Milano, Bompiani, 1991.

Le voci Albero, Favola, Luce, Naîveté, Passione, Quadro, Uomo, Vetro sono state compilate da Giovanna Caggegi; Bellezza, Incisione, Malinconia, Zattera da Barbara Distefano; Copertine, Dilettante, Edizioni illustrate, Galleria, Houel, Occhio, Ritratto, Somiglianza, Tableau vivant da Maria Rizzarelli; l’allestimento iconografico e la scelta delle immagini sono stati realizzati da Simona Scattina.

Credits

Ringraziamo Antonio Calascibetta, Bruno Caruso, Nicolò D’Alessandro, Piero Guccione, Gaetano Tranchino per la generosità con cui hanno acconsentito alla pubblicazione delle riproduzioni delle loro opere. Per la courtesy delle altre opere ‘esposte’ nella galleria il nostro ringraziamento va agli eredi di Crescenzio Cane; all’Archivio Fabrizio Clerici, nella persona del dott. Giancarlo Renzetti; al dott. Fabio Carapezza Guttuso (Guttuso by SIAE); agli Archivi Emilio Greco.