Videopresentazione di Lo schermo empatico di Vittorio Gallese e Michele Guerra

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Con Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze (Milano, Raffaello Cortina Editore 2015) Vittorio Gallese e Michele Guerra collaudano un approccio combinato a una delle questioni cruciali della cultura occidentale, il potere delle immagini in movimento, giungendo a definire e a comprendere i «meccanismi di risonanza» dell’arte cinematografica. In scia con le posizioni pioneristiche di Hugo Münsterberg, i due studiosi scelgono di partire da una domanda radicale: perché andiamo al cinema? La risposta è saldamente ancorata a un nuovo modello di percezione, la simulazione incarnata, e si articola in un discorso teorico, critico e sperimentale di rara compiutezza, capace di scardinare chiusi steccati disciplinari.

Lungi dal proporre un ventaglio di tesi riduzionistiche,  ripercorrono ogni aspetto del linguaggio filmico (con specifici rimandi ai movimenti della macchina da presa) attraverso il principio dell’experimental aesthetics, che consente di esplorare «la percezione multimodale del mondo attraverso il corpo».

Il regime della visualità cinematografica trova, grazie alle ricerche incrociate di Gallese e Guerra, nuove declinazioni ma soprattutto una sintesi teorica di grande impatto che si spinge fino al confronto con i dispositivi digitali: l’ultimo capitolo è in realtà la premessa di esperimenti che verranno…

Il volume ha vinto il Premio Limina 2016 come Miglior libro italiano di studi sul cinema.

 

 

Parma, 4 novembre 2015

Riprese audio-video: Maria Rizzarelli; montaggio: Salvo Arcidiacono, Simona Sortino