Baliani, Marazzi, Montalbetti: le ragioni di un 'sogno'

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A quarant'anni dalla strage di Piazza della Loggia, la città di Brescia affida il ricordo della tragedia a tre artisti italiani di grande spessore: Marco Baliani, Mauro Montalbetti e Alina Marazzi. Li ho incontrati poco prima del debutto, al Teatro Grande di Brescia, e mi hanno raccontato in video la genesi de Il sogno di una cosa, opera lirica raffinata e struggente, melange efficace di musica, canto, parole, gesti e immagini.

La conversazione restituisce ai lettori/spettatori la forte sintonia artistica fra i tre, l’idea condivisa di creazione come textum in cui si amalgamano generi artistici differenti nonché il rifiuto di indulgere a facili effetti attraverso l'esposizione di immagini macabre. «Il teatro può fare di più» – dice Baliani – «molto di più».

 

Riprese: Maria Vignolo; Montaggio audio e video: Giulio Barbagallo; Grafica e animazioni: Gaetano Tribulato