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  • 'Paesaggi di vita'. Mito e racconto nel cinema documentario italiano (1948-1968) →
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Mario Gallo, produttore di alcuni film importanti del cinema italiano e autore di preziosi documentari sul sud Italia, nei suoi 9 cortometraggi girati a Rovito (un comune in provincia di Cosenza) tratta il tema del gioco, della festa e dell’amore (Matrimonio segreto, Dichiarazione d’amore, e Una storia d’amore); cioè, sempre, una dinamica ludica alla base dell’intreccio. Nello scritto si cerca di mostrare poi come nella dinamica dell’incontro amoroso raccontata da Gallo, è presente sempre una doppia articolazione tra gli interni domestici dove l’incontro amoroso non è dato, è impossibile o interdetto e il paesaggio esterno, naturale, dove invece l’incontro amoroso trova terreno fertile per la propria realizzazione e manifestazione. .

Mario Gallo, producer of some important films of Italian cinema and author of precious documentaries on southern Italy, in his 9 short films shot in Rovito (a municipality in the province of Cosenza) deals with the themes of play, celebration and love (Matrimonio segreto, Dichiarazione d’amore, e Una storia d’amore); that is, always, a playful dynamic at the basis of the plot. In the paper we then try to show how in the dynamics of the love encounter told by Gallo, there is always a double articulation between the domestic interiors where the love encounter is not given, is impossible or forbidden and the external, natural landscape, where instead the love encounter finds fertile ground for its realization and manifestation.

  Non apprezzavo il modo in cui la cinematografia trattava la Calabria, forse mi sbagliavo ma ero fortemente convinto che vi era un forte divario tra le rappresentazioni della realtà e la realtà. Decisi di girare alcuni aspetti del mondo contadino per un problema di giustizia sociale, perché era un mondo di fame e di miseria, perché era il mondo della mia infanzia, ma anche e soprattutto perché era un mondo di incontri poetici (Gallo 1992, p. 150).

Così Mario Gallo, produttore di alcune importanti pellicole del cinema italiano e autore, tra gli altri, di preziosi documentari girati nella sua terra d’origine (il comune di Rovito, in provincia di Cosenza), dichiara a proposito della sua poetica che, come spesso accade, riesce a eludere le intenzioni stesse dei propri autori. Gallo, infatti, parte sì da un intento di denuncia, dal voler raccontare le condizioni di miseria, sfruttamento e disoccupazione della Calabria degli anni Cinquanta-Sessanta, ma poi finisce per sublimare quell’esperienza restituendo della Calabria un’immagine poetica, fatta soprattutto da incontri d’amore.

Partiamo quindi dall’evidenziare, come già rilevato in altra sede (Tucci 2023), che in Mario Gallo il paesaggio non è, come in altri autori a lui contemporanei, funzionale per trattare tematiche come quella del lavoro, molto diffusa negli anni in questione; al contrario Gallo è interessato alle dinamiche ludiche: il tema del gioco (Michelino, 1957; Sabato sera, 1959), della festa (Farsa di Carnevale, 1957; Il mago, 1959), dell’incontro amoroso (Matrimonio segreto, 1958; Dichiarazione d’amore, 1961 e Una storia d’amore, 1965). In questo saggio ci concentreremo proprio su questi tre film, richiamando questioni già trattate ma nel tentativo di fare un passo avanti nella nostra ricerca sull’autore. Per far questo, mostreremo come, nella dinamica dell’incontro amoroso raccontata da Gallo, sia presente sempre una doppia articolazione tra gli interni domestici dove l’incontro amoroso non è dato, è impossibile o interdetto, e il paesaggio esterno, naturale, dove invece esso trova terreno fertile per la propria realizzazione e manifestazione, nel contesto di una prassi che attraversa in vari modi il cinema meridiano (Gaudiosi 2021; Sainati, Federico 2023). Vediamo ad esempio cosa avviene nel primo caso di studio.

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