Nella recente campagna dedicata alle «grandi serie TV» di Sky, è un divano a ospitare i fan di Gomorra e i racconti della loro passione per la serie [fig. 1]. Un divano in stile rococò, sontuoso e riccamente decorato: oggetto d’arredo ideale per evocare, in un colpo d’occhio, le dorate prigioni in cui i camorristi provano a rinchiudere il loro privato.
Ma questo divano nella campagna Sky non funziona solo per sineddoche, e non si limita a una evocazione generica di sfarzosi interni. Piuttosto raddoppia, rappresentandone quasi una copia, un altro divano, un divano specifico, che vediamo entrare [fig. 2] e subito uscire [fig. 3] da casa Savastano nel primo episodio della prima stagione di Gomorra - La serie. Espulso dalla reggia del boss a causa delle microspie che vi erano nascoste, il divano lo ritroviamo una seconda e ultima volta nella bellissima sequenza che chiude l’episodio. Apparizione fugace, ma non per questo meno incisiva.
Il divano ci appare all’inizio come un’incongrua macchia giallo oro, abbandonato ancora perfettamente nuovo tra le erbacce e i rifiuti. Un ragazzino si avvicina furtivo [fig. 4], vi si acquatta dietro, e da dietro la decorazione lignea (che marca la soggettiva) osserva la strada di fronte [fig. 5]. Un altro ragazzino sta di vedetta, sorveglia un’entrata, ma non si è accorto di niente [fig. 6]. È un attimo, da dietro il divano, correre, raggiungerlo, prenderne il posto: «Ho vinto io, ora la faccio io la vedetta!» [fig. 7]. E vediamo il ragazzino beffato andarsene a testa bassa, attraversando la catasta di rifiuti, appena alle sue spalle il divano sgargiante e sullo sfondo la desolazione delle Vele di Scampia.