1.1. Catullo e Funi: Ad Lesbiam

Franco Riva è l'autore, editore e tipografo del libro dedicato alla poesia di Catullo per la collana “I Poeti Illustrati” delle Editiones Dominicae. Non è – come ci si aspetterebbe secondo la dizione dei codici antichi – il Catulli Veronensis Liber, che contiene tutta la produzione di Catullo: Riva decide di raccogliere e pubblicare solo le poesie di Catullo dedicate a Lesbia che preferisce. Lo si scopre leggendo il colophon posto in fondo, a sigillo del testo, che come sempre per le Editiones Dominicae contiene notizie essenziali per comprendere l'operazione editoriale proposta dal libro. È di Riva, infatti, la selezione dei 23 carmi scelti tra i 113 che i codici antichi ci hanno tramandato, sua la sequenza con la quale si susseguono, così come sua è la decisione di porre all’inizio della raccolta Vivamus, mea Lesbia, atque amemus, con cui ha inizio la narrazione di una grande storia d’amore e di passione che vedrà la conclusione con il carme 74 (Siqua recordanti benefacta priora voluptas), posto in fondo al libro, in cui Catullo prega gli dei perché gli concedano di rompere con l’amata. Non c’è nessuna mediazione. Il testo è stampato in latino senza traduzione. Sono le poesie più conosciute dal pubblico e più amate da Riva, lette e rilette e ripetute a memoria come, ad esempio, Passer, deliciae meae puellae, Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris? oppure Lesbia mi dicit semper male nec tacet umquam.

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Ed è subito sera: le lettere si delineano e sfumano, si allungano sulla pagina come le ombre al tramonto, accarezzano il leggio dal quale stanno scivolando via, sottraendosi allo sguardo del lettore. Sto parlando di Omaggio a Quasimodo, piccola scultura in terracotta del 2013 di Santo Alligo, che gioca magistralmente con i riflessi e le proiezioni filtrate da un inserto in plexiglass appoggiato tra le pagine del libro. Credo che in questa terracotta ci sia una parte significativa dell’attitudine e della personalità di Alligo: collezionista e grafico, studioso di illustrazione e scultore, nonché bibliofilo dotato di grande raffinatezza e gusto nelle scelte. Sono le peculiarità che contraddistinguono anche i profili biografici e critici degli illustratori (ben 46, 12 nei primi tre volumi e 10 nel quarto) trattati da Alligo, con approfondimento critico e ricco apparato figurativo, in Pittori di carta (quattro volumi pubblicati da Little Nemo editore, Torino, tra 2004 e 2013). L’autore tratteggia e approfondisce gli illustratori cogliendone le diverse sfumature, soffermandosi sulla singola opera (ad esempio Les Choses de Paul Poiret vues par Georges Lepape del 1911, Le avventure di Pinocchio del 1911) oppure sull’insieme dell’attività (solo per citarne alcuni: Duilio Cambellotti, William Nicholson, Sergio Tofano, Antonio Rubino, William Wallace Denslow), mantenendo sempre un approccio filologicamente corretto (e una piacevole vena narrativa).

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